Sinistra Civica Ecologista: appello per i ballottaggi
Sinistra Civica Ecologista: appello per i ballottaggi
Sinistra Civica Ecologista invita le cittadine e i cittadini dei comuni che vanno al ballottaggio del 23 e 24 giugno 2024 a partecipare al voto e a sostenere le candidate e i candidati progressisti e di sinistra, in tutti i casi in cui questi sono in competizione con candidate/i di destra.
Questa scelta è per noi coerente con le posizioni che abbiamo fin qui assunto. Tutte le persone di sinistra, tutti i progressisti si sentono parte della lotta politica quando si tratta di decidere se affidare il governo delle città a formazioni di destra o di sinistra.
Nessun ballottaggio è però scontato. Occorre perciò che tornino al voto coloro che al primo turno hanno già votato in favore delle candidate e dei candidati progressisti e di sinistra, e che vi partecipino anche coloro che al primo turno si sono astenuti o si sono espressi per altre formazioni progressiste e di sinistra. Il nostro non è solo un richiamo ai comuni valori antifascisti, che pure è un tema rilevantissimo. È un invito a sostenere chi è comunque più vicino, e può realizzare politiche locali di promozione dell’uguaglianza sociale, di tutela dell’ambiente, di rispetto dei diritti e delle libertà civili. Ed è anche il modo per sostenere candidate/i che nei prossimi mesi saranno con noi nella battaglia contro l’autonomia differenziata e il cd. premierato della destra.
Alle candidate e ai candidati progressisti e di sinistra che vanno al ballottaggio contro candidate/i di destra chiediamo un impegno in più, quando al primo turno – com’è avvenuto a Firenze – non è stata raggiunta l’unità delle forze di sinistra e progressiste. Chiediamo un impegno che valorizzi la partecipazione al voto di un fronte più ampio di cittadine/i e di forze politiche. Non basta, infatti, l’appello ai singoli, il richiamo ai comuni valori antifascisti, o al dovere morale di votare contro la destra. Se al primo turno non è stata raggiunta l’unità delle forze politiche progressiste e di sinistra è chiaro che esiste un problema, e dunque in occasione del ballottaggio – se non è possibile un accordo di apparentamento - occorre dare segnali positivi di apertura e di dialogo, su alcuni impegni comuni di carattere generale e su alcuni obiettivi che saranno perseguiti nel governo dell’ente locale. È, infatti, necessario che si lavori per trasformare quanto più possibile un “voto contro” (contro la destra) in “un voto per”, per realizzare almeno alcuni obiettivi comuni a tutte le forze di sinistra e progressiste. Così, oltre ad assicurare il successo delle candidate e dei candidati progressisti che vanno al ballottaggio, si getteranno le basi per costruire qualcosa di importante insieme, oltre le differenze di oggi. E per ridurre le distanze in vista della battaglia elettorale del 2025 sulle regionali.